lunedì 11 ottobre 2010

Gp Beghelli, Dario Cataldo sbaraglia tutti in volata

L'italiano Dario Cataldo ha vinto l'edizione 2010 del GP Beghelli regolando un gruppo ristretto di attaccanti sull'arrivo di Monteveglio in leggera salita. Il corridore della QuickStep ha preceduto nettamente il danese Jakob Fuglsang della Saxo Bank e l'altro italiano Daniele Pietropolli della Lampre Farnese Vini. Per Cataldo, dilettante di assoluto livello in passato, si tratta della terza vittoria da professionista ma è in assoluto la prima in una gara con avversari di assoluto livello internazionale, visto che le due precedenti vittorie erano arrivate con la maglia della nazionale italiana al Tour de l'Avenir del 2007.
La corsa si è svolta lungo un percorso di 195,8 chilometri con, nel finale, la salita dello Zappolino da affrontare per 8 volte. Nonostante questa asperità, la corsa è quasi sempre terminata con una volata, cosa che faceva presagire un arrivo allo sprint anche quest'anno. La situazione in gara ha preso una decisa svolta dopo 75 chilometri, quando Matteo Rabottini della Lampre, Alexander Mironov della Katusha, Andre Steensen della Saxo Bank, Fabrice Jeandesboz della Saur Sojasun, Elia Favilli dell'ISD Neri, Xavier Tondo Volpini della Cervelo, Domenico Loria della CDC e Volodymyr Zagorodny della Miche hanno preso il largo. Il vantaggio degli otto non ha mai raggiunto proporzioni interessanti, rimanendo sempre sotto i tre minuti. Al 6° giro Rabottini, Tondo, Favilli e Steensen se ne vanno sullo Zappolino mentre dal gruppo escono 9 corridori all'inseguimento, tra cui Sinkewitz, Riccò, Paolini e Gasparotto. La situazione si delinea al penultimo passaggio sulla salita dove i controattaccanti, diventati 8, rientrano sui 4 battistrada. La fuga dura, però, soltanto un giro e ai piedi dell'ultima ascesa il gruppo è compatto. Sullo Zappolino è Sinkewitz dell'ISD a fare la differenza, seguito da Cataldo, Fuglsang, Pietropolli e tutti gli altri. Il vantaggio di questi 11 battistrada rimane consistente fino all'ultimo chilometro e, nononstante un gruppo in forte rimonta, saranno loro a giocarsi la vittoria. Ai 250 metri, dopo una lunghissima trenata di Sinkewitz, è Cataldo a partire, staccando subito gli altri fuggitivi, tra cui velocisti del calibro di Martens e Pietropolli che rimangno chiusi e al corridore della QuickStep, non rimane che festeggiare.

ORDINE D'ARRIVO
1° Dario Cataldo (Ita) Quick Step
2° Jakob Fuglsang (Den) Team Saxo Bank s.t.
3° Daniele Pietropolli (Ita) Lampre Farnese Vini s.t.
4° Paul Martens (Ger) Rabobank s.t.
5° Marco Frapporti (Ita) Colnago CSF Inox s.t.
6° Alessandro Proni (Ita) Acqua & Sapone s.t.
7° Ludovic Turpin (Fra) AG2R La Mondiale s.t.
8° Luca Mazzanti (Ita) Team Katusha s.t.
9° Patrik Sinkewitz (Ger) ISD - Neri s.t.
10° Jerome Coppel (Fra) Saur - Sojasun s.t.

Giochi del Commonwealth, Allan Davis batte Roulston e Millar nella prova in linea

L'australiano Allan Davis ha vinto la prova in linea dell'edizione 2010 dei Giochi del Commonwealth, competizione che vedeva alla partenza alcuni tra i più forti corridori dell'area anglofona. Davis ha preceduto in uno sprint ristretto il neozelandese Hayden Roulston e lo scozzese David Millar che, insieme all'altro australiano Christopher Sutton, si erano avvantaggiati nei chilometri finali. Per Davis, paradossalmente, si tratta della prima vittoria stagionale, succedendo nell'albo d'oro ad altri due australiani, Matthew Hayman e Stuart O'Grady.
La gara si è decisa nel finale quando l'Australia e la Nuova Zelanda si sono messe a tirare per i propri capitani, scremando il gruppetto dei favoriti e costringendo a tirare corridori che erano in gara senza compagni di squadra come Millar e Mark Cavendish, rappresentante dell'Isola di Man. Il velocista è stato costretto a spendere parecchie energie nell'inseguimento dei tanti attacchi che si sono succeduti nel finale e ha perso brillantezza nel momento decisivo, rimanendo staccato. La vittoria di Davis è arrivata principalmente grazie al sacrificio di Sutton che negli ultimissimi chilometri si è prodigato in un duro inseguimento allo scozzese Millar, dopodiché per il corridore dell'Astana è stato semplice anticipare gli altri fuggitivi in volata.

ORDINE D'ARRIVO
1° Allan Davis (Australia)
2° Hayden Roulston (Nuova Zelanda) s.t.
3° David Millar (Scozia) s.t.
4° Christopher Sutton (Australia) a 4''
5° David Mccann (Irlanda del Nord) a 11''
6° Dominique Rollin (Canada) a 22''
7° Mark Cavendish (Isola di Man) a 59''
8° Gordon McCauley (Nuova Zelanda) a 1'09''
9° Luke Rowe (Galles) a 2'49''
10° Jack Bauer (Nuova Zelanda) s.t.

Parigi Tours, Freire beffa un ottimo Angelo Furlan

Lo spagnolo Oscar Freire ha vinto la 104° edizione della Parigi Tours, classica francese di fine stagione dedicata storicamente alle ruote veloci. Il corridore della Rabobank ha preceduto l'italiano Angelo Furlan della Lampre Farnese Vini e il belga Gert Steegmans della RadioShack, superando negli ultimissimi metri Furlan che sembrava ormai avviato verso la vittoria. Per Freire si tratta della seconda classica vinta in stagione, primo nella storia a vincere lo stesso anno Sanremo e Parigi Tours. Un deciso riscatto per lo spagnolo dopo il deludente sesto posto al Mondiale, un coronamento a una stagione comunque eccezionale.
"Ho avuto più fortuna oggi rispetto al Mondiale" ha detto Freire al traguardo. "La mia condizione era ottima dopo il viaggio in Australia. Abbiamo controllato la gara e io stavo davanti. E' stata una gara perfetta per me".
Un po' meno contento al traguardo era Angelo Furlan, vicinissimo a conquistare la più grande vittoria della carriera: "Credevo di aver vinto, la sognavo e mi serviva. Se non ci fosse stato questo vento frontale avrei vinto perché sono uscito dalla Vuelta in buona forma. Ho deciso di partire ai 300 metri perché bisogna prendere dei rischi per vincere. Non è un disonore perdere da un campione come Freire, ma sono un po' dispiaciuto per essere stato così vicino alla vittoria e non averla conquistata".
Un'altra dichiarazione importante è arrivata dal vincitore dell'anno scorso, Philippe Gilbert, che ha provato un'azione nel finale senza trovare grande collaborazione: "E' stata una corsa molto veloce grazie al vento a favore. Ma il nuovo finale era svantaggioso per gli attaccanti. Ho provato sulla Cote de l'Epan ma ho stoppato il mio attacco quando Pozzato mi ha preso la ruota. Sembra che sia la sua specialità far perdere gli altri corridori. Due anni fa, ha corso contro Boonen, ora sembra che io sia il suo nuovo obiettivo. E' il suo modo di correre. Da parte mia, non volevo prendere rischi nello sprint così ho corso per Greg Van Avermaet".
Rispetto all'anno scorso, la Parigi Tours di quest'anno ha offerto una svolgimento di corsa molto più lineare e adatto a una classica dedicata agli sprinter. Poco dopo la partenza, al chilometro 37, sono andati in fuga Jonas Jorgensen della Saxo Bank, Travis Meyer della Garmin, Yuriy Krivtsov dell'Ag2R e Simon Geschke della Skil-Shimano, raggiunti poco dopo anche da Nikolas Maes della Quick Step, Aleksej Saramotins dell'HTC-Columbia, Juan Antonio Flecha della Sky e Laurent Pichon della Bretagne Schuller. Il vantaggio degli otto attaccanti non ha mai preso gran consistenza, arrivando soltanto sui quattro minuti. A circa metà gara un attacco in massa della Saur Sojasun ha creato un ventaglio facendo rimanere nel secondo gruppo Bennati e Pozzato, rientrati poco dopo quando il gruppo si è ricompattato. Anche a causa del vantaggio in costante diminuzione, Geschke è partito sulla Cote du Crochu, ai meno 30, venendo raggiunto soltanto da Maes, Flecha e Saramotins. Nonostante altri tentativi di attacco, il gruppo è arrivato compatto alle ultime tre salitelle, ultimi spunti per gli attaccanti. Sulla prima delle tre, la Cote de Beau-Soleil, il francese Geoffrey Lequatre della RadioShack è andato all'attacco, guadagnando una trentina di secondi sul gruppo, rimasto a guardare. Sulla Cote de l'Epan ci provano in tanti ma è Tosatto ad andarsene dopo lo scollinamento, rimanendo in avanscoperta fino ai -3 dal traguardo. Lequatre, arrivato con 18 secondi all'ingresso dell'Avenue de Grammont a 2,7 chilometri dall'arrivo, ha provato a resistere al ritorno poderoso del gruppo ma la fatica si è fatta sentire e il francese è stato ripreso a 400 metri dal traguardo. A questo punto i meglio piazzati erano Furlan e Romain Feillu della Vacansoleil, tirati rispettivamente da Hondo e Bozic, e nella lotta tra i due Furlan decide di partire ai 300 metri dal traguardo. Freire, trovata la ruota dell'italiano, aspetta il momento buono per uscire e beffarlo, conquistando così la sua prima Parigi Tours della carriera.

ORDINE D'ARRIVO
1° Oscar Freire (Esp) Rabobank
2° Angelo Furlan (Ita) Lampre Farnese Vini s.t.
3° Gert Steegmans (Bel) Team Radioshack s.t.
4° Klaas Lodewyck (Bel) Topsport Vlaanderen s.t.
5° Yukiya Arashiro (Jpn) BBox Bouygues Telecom s.t.
6° Romain Feillu (Fra) Vacansoleil s.t.
7° Yoann Offredo (Fra) Francaise des Jeux s.t.
8° Wouter Weylandt (Bel) Quick Step s.t.
9° Bernhard Eisel (Aut) Team HTC - Columbia s.t.
10° Sebastien Chavanel (Fra) Francaise des Jeux s.t.

Ciclocross. Stybar vince anche la 1° prova del Superprestige a Ruddervoorde

Il ceco Zdenek Stybar ha vinto la prima prova del Superprestige conquistando la gara che si è svolta a Ruddervoorde, in Belgio. L'atleta della Fidea Telenet ha sbaragliato la concorrenza, superando nel finale un ottimo Bart Aernouts, belga della Rabobank, giunto a soli 5 secondi, mentre Sven Nys ha catturato il terzo posto, arrivando a 47 secondi dal vincitore. Per Stybar si tratta della quarta vittoria consecutiva nelle gare che finora ha disputato avendo vinto due prove in Repubblica Ceca e la prima prova del GVA Trofee domenica scorsa. La gara di Ruddervoorde ha visto il ritorno alle competizioni anche dell'ex campione del mondo Niels Albert, settimo e in lotta per quasi tutta la corsa per il gradino più basso del podio. L'italiano Enrico Franzoi ha conquistato un undicesimo posto rimanendo sempre ai margini della gara, lottando al massimo per un nono posto.
La corsa, disputata sotto il sole su un percorso molto veloce e tecnico, ha subito una decisa spinta quando, già al primissimo giro, Stybar è andato all'attacco, seguito dal duo della Rabo Aernouts - Gerben de Knegt, con quest'ultimo che si è staccato poco dopo ben prima della fine del primo giro. Al primo passaggio sul traguardo Stybar e Aernouts avevano già guadagnato 12 secondi sugli inseguitori, vantaggio aumentato fino al traguardo. Durante il terzo giro un'accelerata di Nys ha scremato il gruppetto dietro il duo di testa ma a causa di un problema meccanico il belga ha dovuto cambiare bici e rallentare l'azione, facendo ricompattare il gruppo. Per tutto il resto della gara attacchi isolati di Nys, Bart Wellens e Steve Chainel hanno scremato il gruppetto degli inseguitori ma la situazione è rimasta praticamente la stessa, con Nys che ha preceduto Chainel e Wellens in una lunga volata. Davanti, la gara ha preso una piega definitiva quando Aernouts ha staccato Stybar nel penultimo giro; il ceco è riuscito a resistere e ha staccato il belga nel finale arrivando con 5 secondi di vantaggio al traguardo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Zdenek Stybar (Cze) Telenet Fidea
2° Bart Aernouts (Bel) Rabo - Giant a 5''
3° Sven Nys (Bel) Landbouwkrediet a 47''
4° Steve Chainel (Fra) BBox Bouygues Telecom a 48''
5° Bart Wellens (Bel) Telenet Fidea a 54''
6° Sven Vanthourenhout (Bel) Sunweb Revor a 59''
7° Niels Albert (Bel) BKCP Powerplus a 1'02''
8° Kevin Pauwels (Bel) Telenet Fidea a 1'22''
9° Klaas Vantornout (Bel) Sunweb Revor a 1'27''
10° Tom Meeusen (Bel) Telenet Fidea a 1'36''