domenica 25 ottobre 2009

Presentazione Giro d'Italia 2010

Sabato, è stato presentato il Giro d'Italia 2010. Presenti tutti i protagonisti principali, da Menchov a Basso, da Nibali a Cunego.
21 tappe, 2 giorni di riposo, 4 cronometro, 5 arrivi in salita, tappe per velocisti, percorsi nervosi. C'è tutto in questo Giro, che parte da Amsterdam con un cronoprologo di 8.4 km. Le due tappe successive in Olanda sono pressoché pianeggianti, ideali per i velocisti che avranno ancora intatte le squadre, pronte a lavorare per loro.
Dopo il riposo, un'altra cronometro, a squadre, di 32.5 km, seguita da tre tappe tra Liguria e Toscana molto nervose, con salite a pochi chilometri dall'arrivo ideali per lanciarsi in una fuga.
Nell'ottava tappa, il primo arrivo in salita, sul Terminillo, salita già affrontata dal Giro in passato, con una pendenza media del 7%, che potrà indicare tra i favoriti chi sta bene e chi no.
Dalla nona alla quattordicesima tappa, si susseguiranno percorsi nervosi o pianeggianti, adatti ai velocisti o a corridori audaci, pronti all'azzardo, fino alla quindicesima, l'inizio del Giro d'Italia delle montagne, con l'arrivo sul Monte Zoncolan, con pendenze che toccano il 19%.
Il giorno di riposo successivo servirà per ricaricare le pile in vista delle tappe successive.
La sedicesima è la cronometro individuale con arrivo sul Plan de Corones, tappa vinta due anni fa da Pellizotti, con l'arrivo in vetta sullo sterrato.
La diciasettesima, un altro arrivo in salita, a Levico Terme, seguita da una tappa di pianura per riposare la gamba in vista delle ultime tre terribili tappe.
Terribili perchè nella diciannovesima si affronterà il Mortirolo prima dell'arrivo all'Aprica, nella ventesima, il vero tappone del Giro, si affronterà il Gavia e l'arrivo sarà a Ponte di Legno.
Infine, l'ultima tappa, sarà una cronometro individuale a Verona che potrà scombinare la classifica e restituirà i verdetti di questo Giro d'Italia 2010.
Giro insidioso, difficile, con tante salite importanti, affrontate nel solito ordine, con le tappe difficili nell'ultima settimana e salite vere, lunghe, con pendenze micidiali.
Per i favoriti è ancora presto esprimersi, sicuramente bisognerà essere degli ottimi calcolatori perchè a ogni tappa si può saltare, dato la difficoltà di alcune tappe. Ma d'altra parte, anche essere troppo calcolatori potrebbe portare a non fare la differenza nelle tappe congeniali alle proprie caratteristiche.
Il Denis Menchov dell'anno scorso potrebbe pagare questo percorso, più duro e con trappole e salite ovunque. Ma ci vuole qualcuno che abbia le gambe adatte per staccarlo in salita e resistere a cronometro.
Voglio fare due nomi adesso, a più di sei mesi di distanza e senza la certezza che vedremo questi corridori al giro: Vincenzo Nibali e Carlos Sastre. Podio per il primo, vittoria per il secondo. Dipenderà ovviamente da tantissime cose, la condizione, il recupero, le cadute e un po' di fortuna, oltre che tanta testa ed esperienza. Aspettiamo maggio e avremo il responso.

2°Tappa Tour du Faso, tappa e maglia per Lahsaini

Nella 2°tappa del Tour du Faso, corsa sabato, vittoria del marocchino Mouhcine Lahsaini, davanti al belga Laurent Donnay e all'altro marocchino Mohammed Said Elammoury, facenti parti di un gruppetto avvantaggiatosi rispetto al plotone.
Mouhcine Lahsaini diventa il leader della corsa, staccando il francese Julien Schick, rimasto nel gruppo principale.

ORDINE D'ARRIVO
1° Mouhcine Lahsaini (Mar)
2° Laurent Donnay (Bel) s.t.
Mohammed Said Elammoury (Mar) s.t.
4° Mickael Schnell (Fra) s.t.
5° Jozef Palcak (Svk) s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Mouhcine Lahsaini (Mar)
2° Abdelatif Saadoune (Mar) a 1''
3° Laurent Donnay (Bel) a 1'58''

Sei giorni di Amsterdam, sesta giornata. Vittoria finale per Bartko - Kluge

E alla fine, la vittoria è loro. Dopo aver dominato nelle prime tappe, Bartko - Kluge sono stati superati da Risi - Marvulli nelle ultime giornate. Ma nell'ultima e decisiva serata, la coppia tedesca è riuscita a dare un giro alla coppia svizzera, vincendo così la classifica finale della 6 giorni.
Robert Bartko e Roger Kluge, freschi campioni europei, vincono con un giro di vantaggio davanti a Bruno Risi e Franco Marvulli, secondi, e Danny Stam e Leif Lampater, terzi.
Undicesimo posto per la coppia Donadio - Viviani, mai in gara per la vittoria finale ma sempre presente nelle prove giornaliere, con qualche vittoria di prestigio e tanta esperienza per il giovane italiano Elia Viviani, il talento più puro che abbiamo in Italia.
Nella 6 giorni donne, vittoria per Vera Koedooder e Kirsten Wild. Nella gara tra gli sprinter, vittoria per il francese Gregory Baugé.

CLASSIFICA FINALE
1. Bartko – Kluge (Ger) 264 punti
1 giro
2. Risi – Marvulli (Swi) 250 punti
3. Stam (Ned) – Lampater (Ger) 235 punti
4. De Ketele – Keisse (Bel) 216 punti
11 giri
5. Bos – Schep (Ned) 226 punti
6. Van Bon – Stroetinga (Ned) 138 punti
13 giri
7. Pronk – Pronk (Ned) 79 punti
15 giri
8. Ligthart – Vermeulen (Ned) 107 punti
16 giri
9. Vierhouten – Mouris (Ned) 66 punti
23 giri
10. Jonkman – Van der Zwet (Ned) 36 punti
27 giri
11. Donadio (Arg) – Viviani (Ita) 107 punti
29 giri
12. Traksel – Veldt (Ned) 130 punti
30 giri
13. Van Hummel (Ned) – Hester (Den) 72 punti
32 giri
14. Vingerling – Stöpler (Ned) 36 punti
34 giri
15. Kip – Pieters (Ned) 53 punti

5°tappa Vuelta a Guatemala, vince e torna leader Nery Felipe Velasquez

Passa solo un giorno e Nery Felipe Velasquez riesce a riprendersi la maglia di leader della corsa, condita con una splendida vittoria, regolando il gruppetto dei migliori.
In volata è riuscito a precedere Manuel Medina, suo compagno di squadra alla Café Quetzal, e Byron Guama, vincitore nella 4°tappa.
La classifica vede ora Velasquez con 4 secondi di vantaggio su José Sarmiento e 5 secondi su Juan Carlos Rojas e resta molto corta, con 13 corridori ancora sotto al minuto di distacco.

ORDINE D'ARRIVO
1° Nery Felipe Velasquez (Gua) Café Quetzal
2° Manuel Medina (Ven) Café Quetzal s.t.
3° Byron Guama (Ecu) Ecuador s.t.
4° Segundo Navarrete (Ecu) Ecuador s.t.
5° José Ismael Sarmiento (Col) Colombia s.t.
6° Juan Carlos Rojas (Crc) Costarica s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Nery Felipe Velasquez (Gua) Café Quetzal
2° José Ismael Sarmiento (Col) Colombia a 4''
3° Juan Carlos Rojas (Crc) Costarica a 5''
4° Manuel Medina (Ven) Café Quetzal a 7''
5° Segundo Navarrete (Ecu) Ecuador a 9''

Vittoria solitaria per Chris Anker Sorensen alla Japan Cup

Fine stagione vittorioso per la Saxo Bank nel paese del sol levante, con il giovane Chris Anker Sorensen che ha vinto la Japan Cup con un attacco negli ultimi chilometri, arrivando in solitario. Sorensen è alla prima vittoria stagionale.
Dietro di lui, Daniel Moreno secondo, Ivan Santaromita della Liquigas terzo e Juan José Cobo Acebo quarto, tutti staccati di 24 secondi.
Gara tranquilla per Ivan Basso che non arriva tra i primi dieci.

ORDINE D'ARRIVO
1° Chris Anker Sorensen (Den) Saxo Bank
2° Daniel Moreno (Esp) Caisse d'Epargne 24''
3° Ivan Santaromita (Ita) Liquigas s.t.
4° Juan José Cobo Acebo (Esp) Fuji - Servetto s.t.
5° Pablo Lastras (Esp) Caisse d'Epargne 40''
6° Joaquin Rodriguez (Esp) Caisse d'Epargne 59''
7° Valerio Agnoli (Ita) Liquigas 1'25''
8° Giovanni Visconti (Ita) ISD s.t.
9° Shinri Suzuki (Jpn) Shimano Racing Team a 2'08''
10° Gustav Larsson (Swe) Saxo Bank s.t.